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Viaggiatori alla ricerca di inclusività

Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

  • Roma - Via del Quirinale 23 - Monti
  • Ingresso gratuito
  • Orari di visita: Martedì-Giovedì 10-13; Venerdì e Sabato 8.30-13

  • Telefono: 06 48907729

A pochi passi dalla chiesa di Sant’Andrea al Quirinale c’è un altro capolavoro del Barocco, San Carlo alle Quattro Fontane la cui commissione viene affidata nel 1635 a Francesco Borromini. Nonostante i pochi fondi messi a disposizione dai Trinitari spagnoli e l’esiguo spazio che avrebbe ospitato l’edificio, Borromini seppe ricavare una soluzione architettonica di grande ingegno.

La facciata, che ospita al di sopra del portale d’ingresso la statua del dedicatario san Carlo Borromeo, è organizzata in due registri che attraverso un’alternanza di forme concave e convesse imprimono un dinamismo che esplode all’interno della chiesa. Qui le mura hanno un andamento modulato che rispecchia la pianta irregolare. La cupola di forma ovale è costituita da cassettoni ottagonali, esagonali e cruciformi che salendo verso la lanterna si fanno più piccoli creando un effetto ottico di maggiore altezza.

In fondo all’aula, sulla destra, si accede al chiostro a cornice ottagonale che fu eseguito da Borromini prima della chiesa vera e propria. Alla sua morte, nel 1667, i lavori vennero portati a termine dal nipote Bernardo.


Accessibilità

Ingresso principale: marciapiede ristretto e scalini

Pavimentazione interna: regolare

Chiostro: percorso in piano

Cripta: si accede tramite scalinata a chiocciola



Come arrivare

Metro più vicina: Barberini (350 m circa)

Bus consigliati: linee 64, 70, 170, H, fermata Nazionale/Quattro Fontane (350 m circa).

Parcheggio: disponibilità di posti riservati per persone con disabilità su via delle Quattro Fontane.

Il consiglio di Farwill:

La chiesa si trova al centro di un importante crocevia, il complesso delle Quattro Fontane, voluto a fine Cinquecento da Sisto V, e che dà il nome alla via odierna e alla chiesa stessa. Le fontane poste ai quattro angoli rappresentano due divinità fluviali, allegoria del Tevere e dell’Arno, e due figure femminili che sono state interpretate come Diana e Giunone o come Fortezza e Fedeltà.


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